Disinfestazioni invernali

1. Maggiore efficacia dei risultati

I risultati derivanti da un’efficace opera di disinfestazione realizzata in inverno sono davvero molto apprezzabili: le temperature basse, la mancata presenza di animali disinfestanti, rappresentano fattori molto positivi, che facilitano sensibilmente gli interventi.

Il caldo tende a favorire il proliferare di batteri e germi di ogni genere, il freddo tende invece a neutralizzarne la presenza, ad intuibile vantaggio di qualsiasi opera di disinfestazione che intenda scongiurare il fenomeno del proliferare del numero di animali e di organismi viventi infestanti pronti a riprodursi nella primavera successiva.

3. Neutralizzazione di animali infestanti che sopravvivono all’inverno

Nell’immaginario collettivo siamo indotti a credere che gli insetti, di qualsiasi tipologia essi siano, non sopravvivano all’inverno, rendendosi per l’effetto inutile qualsiasi opera di disinfestazione.

Essa si rivelerebbe in effetti, così stando le cose, superflua, visto che l’inverno è in grado di neutralizzare tutti i parassiti.

In realtà non è affatto così, o quantomeno questo non per tutte le razze. Basti pensare che le femmine delle vespe fecondate sopravvivono all’inverno, lo stesso dicasi per le zanzare che, a dispetto della loro piccola portata, sono molto resistenti alle rigide temperature invernali.

Molte di esse trovano riparo in alcuni anfratti presenti negli edifici più caldi e poco frequentati, quali cantine, e, soprattutto, autoclavi e caldaie: si tratta di una collocazione ottima, che consente loro di sopravvivere al freddo e rendere poi possibile la loro pronta, puntuale e sgradita presenza in primavera.

Ogni zanzara eliminata nel periodo invernale si converte in una minore presenza di zanzare nel periodo estivo.

Una disinfestazione davvero performante non può ritenersi tale se non è condotta in maniera costante per tutto l’arco dell’anno.